Di Gabriele Feron – Via Luciano Lama, 16
56025 Pontedera (Pi) 0587 290115
Che la qualità dell’aria degli edifici scolastici fosse scadente era già noto prima dell’epidemia Covid-19. Le classi ristrette, quasi sempre sovraffollate e poco arieggiate sono “camere stagne” che fanno da terreno fertile per inquinanti biologici, chimici e fisici. Spore di muffe, allergeni, composti organici volatili (VOC) e gas nocivi come il radon si accumulano nell’aria e possono essere fonte di irritazioni, malattie respiratorie ed altri disagi.
La convivenza con il Covid-19 richiede di ripensare gli spazi indoor dove possono affollarsi molte persone a distanze ravvicinate e per più ore, come le aule delle scuole. Particelle di bioaerosol inferiori a 10 micron prodotte mediante semplice conversazione o respirazione possono circolare in aria per lungo tempo in un locale dove non c’è sufficiente ricambio d’aria, aumentando i rischi di diffusione del contagio.